Partenza alla grande per il progetto di reinserimento sociale del Centro Dom Bosco di Itaquera São Paulo in Brasile
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Don Giacomo Begni, Missionario Salesiano lombardo, ci scrive dal Centro Dom Bosco di Itaquera São Paulo in Brasile, per aggiornarci sulla partenza del progetto sostenuto dalla Fondazione.
Carissimi,
innanzitutto grazie per il vostro sostegno e aiuto concreto, necessari a far partire il progetto: "Giardino della vita, ritorno alla vita ... sbocciando". Insieme ai collaboratori e ai tecnici del Progetto di Misura Socio-Educativa dell'Obra Social Dom Bosco di Itaquera, ho preparato un piccolo resoconto per raccontarvi l'esperienza che stiamo portando avanti.
La rinnovata organizzazione dello spazio fisico delle Misure dell'Assistenza Sociale Don Bosco – con il contributo determinante della Fondazione Opera Don Bosco di Milano - intende proporre un'azione pedagogica di forte impatto nell'assistenza socio-educativa per il recupero deli adolescenti/giovani in conflitto con la legge.
Questi adolescenti/giovani hanno vissuto uno stigma morale di violazione dei diritti, subiti in un regime di privazione della libertà, in un ambiente chiuso (carcere), senza alcuna garanzia per i loro diritti umani. È importante sottolineare che l'ambiente carcerario rende fragile fisicamente, psicologicamente e socialmente sia il detenuto che tutta la famiglia, creando molteplici sofferenze, senza offrire in cambio spiragli di speranza e di un futuro nuovo, possibile e migliore. Bisogno affettivo, privazione della libertà e condizioni insalubri fanno sì che questi adolescenti/giovani, rientrando nella società, spesso facciano uso di stupefacenti (K9, marijuana, hashish, cocaina, profumo, crack, tra le altre), diventino vittime delle dipendenze (alcol, prostituzione, violenza domestica, violenza della polizia, violenza sociale, violenza fisica, rapina, aggressione, elevata vulnerabilità e vita di strada) e di conseguenza rischino il suicidio o la morte.
Questi tipologia di giovani ha bisogno di essere accolta, valorizzata e amata, senza alcun pregiudizio, atteggiamento che precluderebbe una possibile disponibilità e apertura che li possa sintonizzare con un’efficace e accogliente tenerezza, che apre possibilità inimmaginabili per un'azione pedagogica di alto valore nel recupero delle vite. Don Bosco dichiara tutto questo con una frase che ci sorprende: “I miei amici più sinceri sono gli esclusi”. (MB II, 72).
Alla luce di quanto fin qui indicato, lo spazio di accoglienza del Centro è stato riprogettato nei minimi dettagli, seguendo il tema del "GIARDINO", immagine offerta agli ospiti che, diventando “GIARDINIERI” di se stessi, ri-creino il proprio "piccolo grande cosmo", la loro vita!
L'obiettivo principale della struttura che li accoglie è stato quello di valorizzare l'interazione degli adolescenti/giovani con un "tuffo" nello spazio dell'ambiente/giardino che, unito al lavoro pedagogico svolto con passione dai tecnici della Libertà Assistita, stimola la creatività, frutto di riflessione, provocata dai messaggi di pensatori della storia e dell’attualità che appaiono sulle pareti dell’ambiente, favorendo così una riflessione personale trasformatrice.
Inoltre, l'acquisto di strumenti musicali ha permesso di creare e organizzare una banda musicale del Centro, costituita dagli ospiti, aggiungendo un ulteriore elemento di crescita umana e protagonismo dei giovani.
É questo il sogno accarezzato dall’Equipe Tecnica della Libertà Assistita, nell'esecuzione del provvedimento del Tribunale, assieme ai giovani affidati all’Obra Social Dom Bosco di San Paolo – Itaquera.
Francisco, un giovane accompagnato nel suo percorso di libertà assistita, con occhi luminosi, un sorriso radioso e la voce ferma e allegra, dichiara: “ora si! che questa casa “GIARDINO” offre un squarcio sullo spazio aperto verso la speranza di un futuro migliore".
In conclusione, l’attuazione pedagogica realizzata dall'Opera Sociale Dom Bosco di São Paulo-Itaquera rappresenta lo spartiacque che trasforma la vita degli adolescenti/giovani accompagnati dal nostro servizio di reinserimento socio-educativo.
Il nostro GRANDE GRAZIE alla “Fondazione Opera Don Bosco di Milano” (Italia), che ci ha donato affetto, fiducia, vicinanza e le risorse per farci carico di questi adolescenti/giovani esclusi dalla società. Quest'ultimo anno e mezzo è stato sicuramente molto impegnativo a causa della Pandemia, ma la storia che abbiamo costruito con questo progetto è stata possibile con la vostra presenza, segno concreto dell’azione solerte della Provvidenza. Ci auguriamo che la nostra collaborazione sia duratura e che il nostro lavoro sia sempre all'altezza delle aspettative e della nobile missione della “Fondazione Opera Don Bosco” di Milano: ormai siete parte della nostra storia!
Ai Benefattori della “Fondazione Opera Don Bosco” di Milano il nostro grato abbraccio che si fa lacrima di gioia ... che si fa riconoscente presenza ... che si fa preghiera quotidiana! Don Bosco vi benedica con il centuplo e il Signore vi rafforzi nella salute, nella gioia e nella sua pace.
Nessuno costruisce niente da solo, bisogna avere il coraggio di donarsi in un mondo che pensa solo a ricevere!